domenica 14 agosto 2011

In panni altrui

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C'è un tempo per una determinata espressione artistica nel corso della vita di ciascun individuo dotato di creatività e artisticità?
C'è stato un momento in cui scrivevo tantissimo, un produzione di poesie molto vasta, temi sempre sul triste andante.
Cominciai pure un racconto (all'incirca in seconda superiore) e lo finì solo al primo anno di università, un po' perchè mi ero dimenticata di Rosetta, sì questo è il titolo del racconto.
Scrivevo come valvola di sfogo, per esorcizzare i miei timori, non pensavo mai a un eventuale pubblicazione, e a tutt'oggi per le poesie non la penso ancora.
Rosetta è diverso, nacque come un racconto di sfogo, ma poi divenne qualcosa di diverso, qualcosa che mi piace, certo non è un Oscar Mondadori, però non penso sia del tutto da buttar via.
Comunque, adesso che seriamente Chroma è iniziato come dice il mio compare 3mm3, è necessario tirar fuori di nuovo quell'ispirazione nello scrivere. Non è più una valvola di sfogo, ora la scrittura ha un fine che non è solo personale, ma condivisibile con tutti.

Per fortuna c'è la musica che viene in mio soccorso (e non sono gli NOFX nonostante il concerto alle porte), riesce  farmi immedesimare nel personaggio che sto descrivendo. Piano piano vedo la scena, la musica suona dolcemente, e io vedo immagini che scorrono fugaci, e la penna trascrive tutto.
Non è facile pensare a un momento che non hai mai vissuto, dipende molto dalla personalità. Con un personaggio riesco bene a vedere cosa farà, che scelte seguirà. Con un altro ho una certa difficoltà è strano è diverso. Insomma ci vuole una buona dose di musica per capirlo, ma la musica và scelta con cura, non tutte le canzoni van bene per lo stesso personaggio.

Il progetto nacque un po' così, come uno scherzo frutto di una strana immaginazione dopo una lezione di cromatologia. Molto a rilento si è definita la storia, per via di impegni di diverso genere, Chroma è stato ibernato per un po' di tempo.
Al suo disgelo ha ritrovato due menti pronte e sulla stessa lunghezza d'onda (alle volte fin troppo e la cosa mi spaventa), pronte a dare nuova vita a tutto.
Non è semplice e non lo sarà. Ma ne uscirà comunque un bel prodotto.

Ora le canzoni: La prima solo per aprire la mente, tratta dal film di Willy Wonka del 1971. (nonostante adori Tim Burton preferisco questa versione) Cantata da Gene Wilder ecco Pure Imagination.
La seconda invece è per lo studio del personaggio, tratta dal telefilm di Hulk ma non ho idea di chi l'abbia composta, la si trova su Youtube come Lonely sad man theme.
A seguire i libretti per lo studio dei personaggi, uhh anteprima!

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