lunedì 26 settembre 2011

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venerdì 23 settembre 2011

Chiudiamo ufficialmente la sessione di esami.

Immaginate che sia una di quei presentatori che conduce reality scadenti a dirvi ciò. Immaginate, di esservi tolti un grande peso dalle spalle e che riusciate a saltare liberi. Immaginate che, magicamente, abbiate più pastelli per completare il vostro disegno!
Ecco la sensazione di aver dato l'ultimo esame.
Perchè la tesi sì è davvero l'ultimo passo. Ma l'ultimo esame vuol dire "ok non avrò più quella routine alle 9 lezione e fino alle 18 si sta in Acca". Tornare a casa dopo una lezione di incisione sporchi e con un odore di acidi, benzina e quant'altro.
Progettare grafiche per depliant, manifesti, libri e scherzare quando si è in aula computer.
Un edificio molto brutto da fuori, un organizzazione pessima, laboratori pressochè inesistenti. Ma la gente che vive quella realtà è insuperabile. Gente semplice con tanti ideali (ovvio chi più chi meno, e chi senza ma quelle persone non vanno nemmeno menzionate).
Muri verdi e le porte arancioni, termosifoni verdi che emettono meno calore.
Strane leggende che circolano su ex studenti che portarono pack incollati con scotch, e l'ascensore segreto che nessuno mai utilizza!
Inventarsi un campionato di fantacalciocazzate, per segnarsi le cavolate più cavolate dette dai prof e farne barzelletta per un intera settimana.
L'ansia dei giorni prima di un esame a chiedersi sconclusionatamente cosa ci sia da fare, se si ha studiato abbastanza. Arrivare il giorno dell'esame e vedere facce un po' spaesate, anime che ripetono "non so niente non so niente" qualcuno che cerca solo un gesto d'affetto per essere rassicurato, altri che tranquillamente parlano dell'inferno che gli attende.
Tante situazioni ormai diventate quotidiane e se vogliamo anche una specie di gerarchia, ma non di quelle di potere, basata piuttosto sul rispetto reciproco.
Piccole quotidianità, come la pausa alle 5 a prendersi un caffè, la pizza a mezzogiorno fatta portare direttamente in Acca, il tragitto fino alla stazione, e le varie imitazioni di compagni in situazioni tanto assurde che Dalì si perderebbe!
Insomma l'accademia per quanto pessima era, era un vero spasso, se tornassi indietro non credo cambierei.
Stare a Novara mi è servito davvero tanto, e credo di essere cambiata cresciuta e maturata molto.
Devo ringraziare le persone che ho avuto attorno in questi anni, che mi han fatto conoscere un'altra me stessa (una Susi che sa sempre tutto).
Ringrazio quelli del mio corso, perchè sono stati i miei compagni di viaggio nel bene e nel male, coloro cui raccontarsi le cavolate (come inventarsi un campionato di cazzate), ma anche momenti di estrema serietà. Come ho detto eravamo tutti sulla stessa nave.
Ringrazio quelli un anno più avanti, perchè sono stati dei piccoli maestri nel farci scoprire i più intimi segreti dell'acme e come aggirare il "sistema".Poi perchè vegliavano alle volte distrattamente su di noi. Inventori di nuovi giochi da fare in pausa.
Ringrazio quelli di un(e anche due) anno indietro, perchè sono stata la loro maestra e perchè io ho imparato da loro. Ho svelato gli usi e costumi dell'accademia e le svariate leggende sugli strani abitanti che la abitano. E perchè mi dicono "come faremo senza di te".
Ringrazio alcuni(altri son proprio da buttar via) prof. Che mi hanno insegnato davvero molto e non solo a livello scolastico, ma anche a livello umano e concettuale.
Insomma è finita gente, niente Acme2 la vendetta del Briciolone (ahahahah) ora ci dedichiamo alla tesi e al futuro,forse ho ambizioni troppo alte, ma sognare non è un reato no?

Grazie a tutti.

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martedì 20 settembre 2011

Come se fossi in final fantasy

O in qualsiasi altro gioco di ruolo.
Perchè domani si inizia la battaglia per il penultimo boss, quello più rognoso insomma. Perchè l'ultimo sai già che sarà difficile, che serviranno tante pozioni, che ci vorrà un piano B che la squadra dovrà essere skillata al massimo.
Il penultimo solitamente ti mancano alcune skill che imparerai solo successivamente, non sai quanto aspettarti da questo boss, dici "ma non è l'ultimo non dovrebbe essere difficile" ed è questo l'errore più grave!
Ancora 2 esami e poi ci sarà il lungo allenamento per l'ultimo boss di febbraio, la tesi!!
Ebbene storia dell'arte e packaging, come andranno? Mah l'importante è finire adesso non se ne può più. Insomma saranno pure gli ultimi esami ma santo cielo sono i più noiosi da fare, sarà che siamo alla fine.
Comunque sia si avvicina il capitolo finale di ACME. I muri verdi dalle porte arancioni non saranno più una quotidianità, entrare dall'altra porta, cercare della carta igienica per incisione, andare in pausa tutti insieme lamentandosi della lezione che si sta seguendo.
Ma lasciamo a dopo gli esami l'ultimo e strappalacrime post sull'acme!

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lunedì 19 settembre 2011

In mezzo a settembre

Oh eccoci di nuovo qua in mezzo a settembre!
Che è accaduto? Bè una continua e costante preparazione esami con i suoi alti e bassi, fra cui crisi mistiche in cui si vuole abbandonare tutto e poi trasferta bolognese per un paio di giorni di puro relax e divertimento (difatti mi è tornata la ruga del ridere).
Comunque! Riflessioni particolari a riguardo? Bè che è bene prendersi una pausa, e che mi piace cucinare! Ma quest'ultima cosa non era proprio un mistero.. Ho fatto ripartire una vecchia macchina fotografica e adesso son curiosa di vedere cosa salterà fuori da quel gioiellino. Ovvio non è così vintage da fare la hipster, ma mi piace così!

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venerdì 9 settembre 2011

sicuramente ricorderai..

E' iniziato settembre, l'estate ormai sta finendo e c'è da dare 2 esami!
Come tutti i settembre è un mese un po' così, diciamo malinconico perchè tutti i ricordi dell'estate, diventano appunto ricordi.
Creo una nuova cartella per le foto, anche se ho idea che sarà la meno piena di tutte. Nel frattempo penso a dove mettere tutte queste foto del giorno, devo trovare un giusto compromesso fra l'incolumità del muro e le foto (perchè attaccarle così dirette al muro, non và bene).
Insomma c'è da riorganizzare la stanza! Un piccolo cambiamento già c'è stato, nel posizionamento di alcuni fumetti, che son stati spostati nella parte più inferiore della libreria per far spazio alle pitture e pennelli e quant'altro mi serva per disegnare e dipingere.
Son ritornata in accademia di recente, ed è sempre la solita, fra due settimane gli ultimi due esami.
Sinceramente la voglia di prepararli è pari a zero, sono gli ultimi e non vedo l'ora di buttarmi a capofitto nella tesi, è certamente più stimolante, che realizzare degli espositori e studiare malamente correnti artistiche.
Qualche giorno fa ho ricordato le canzoni che ho ascoltato per un dato anno accademico.
Primo anno: This is my city di Timothy Victor.
Secondo anno: Make your own kind of music di Cass Elliot.
Terzo anno: Perfect day di Lou Reed.

Diciamo che queste sono quelle che più mi hanno influenzato in questi anni, già ci sono altre due canzoni che sento in continuazione, ma prossima volta ;)

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giovedì 1 settembre 2011

Sunny Afternoon

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Eccoci al consueto appuntamento della foto del giorno.
Nonostante l'estate finisca il 22 settembre, a mio parere la stagione estiva sta ormai giungendo al termine, arriva quel momento di decadenza estiva.
Cosa è accaduto in questi giorni? Studio e progetti, il 27 Ferrara Busker festival. Una giornata diversa con amici, e arte di strada.
Un gran bel festival, anche perchè ti dà sia la possibilità di vedere e sentire (diciamo anche di respirare) un po' d'arte e nello stesso tempo vedere la città, e soprattutto una gran bella compagnia.
Una ventata d'aria fresca in questi giornate afose. Nonostante le 2 ore e passa di viaggio ne è valsa davvero la  pena e prossimo anno saremo ancora lì!

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I giorni successivi di uscite e chiacchierate notturne, e dato che siamo verso la decadenza dell'estate un piccolo punto della situazione.
Questa estate ho imparato, che:
Le cose cambiano: che ci piaccia oppure no. Il cambiamento è inevitabile, è stressante ma se gli anni passano è normale che anche ciò che ci circonda cambi. Dai luoghi alle persone.
Diciamo che forse è arrivato il momento di scrollare il ramo per togliere quelle foglie secche ormai da un po' di tempo. E' bello vivere in un mondo che non cambia ma altrettanto noioso. Certo lo stesso posto, stessa gente è sempre bello. Ma quando quella stessa gente non è la stessa? Diciamocelo non solo gli altri cambiano ma anche noi stessi. 
Forse è la voglia di qualcosa di diverso, forse son quelle piccole parole fastidiose che si son depositate. Un po' come un sassolino in una scarpa, che man mano che si cammina ognitanto si fa sentire. Qualche volta se ne sta lì fermo, ma a volte è fastidioso.
Non aver quindi paura del cambiamento, tanto diventerà una nuova routine è solo questione di tempo.

Chiarire: dire subito ciò che non và e chiarire l'accaduto.

Avere dei sogni: Credo che senza sogni non si possa condurre una vita davvero felice. Nonostante possano essere la più grande fonte di delusione. Sperare in qualcosa è sempre bello, sognare è bello.

Non dare le persone per scontate: Mai dare per scontato qualcuno, anche se lo conosci da tanti anni. Anzi è proprio lì l'errore più comune. Si tende a dar per scontato le amicizie storiche, tralasciandole un po' trasformando l'affetto e l'affiatamento che c'era un tempo, come uno spettro di esso.

La regola del triangolo universitario è vera: immaginate di avere un triangolo cui vertici ci sono: vita sociale, dormire, bei voti.
Ecco ora scegliete solo due opzioni, vedrete automaticamente a cosa dovrete rinunciare. Nel mio caso, vita sociale e bei voti, ho salutato il mio amato sonno rilassato.

Viaggiare e viaggiare: Non serve andare all'estero per viaggiare, anche cambiare pizzeria, una serata in una città diversa è viaggiare. Però è considerato così OUT viaggiare solo per l'Italia, certo per darsi un tono da vita vissuta bisogna dire di essere stati a Londra, Parigi, Barcellona. In tutte quelle città europea che fan tanto figo, perchè quando si torna a casa si possono pubblicare le foto dei suddetti posti su facebook o qualche altre social network. Dimostrare a tutti di essere stati fuori dall' Italia e sembrare più grandi.
I veri viaggi si fanno col cuore, (e non lo intendo come classica frase fatta da baci perugina) si fanno infischiandosene del posto, si fanno sperando di perdersi a un certo punto del viaggio, si fanno perchè si ha voglia di viaggiare non perchè lì ci van tutti.

Questo è quanto per stasera più le foto.
Adieu

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