sabato 21 luglio 2012

TERRRAAAAAAA! Racconti di Capitan Poppa

Al fine eccoci giunti nella mistica isola!
Il viaggio è stato quasi eterno, con nostromi che parlavano solo ispanico è stato non poco difficile farsi capire, ma alla fine ce l'abbiamo fatta. Il primo posto che ho visitato è stato il principato di Bavaro, qui ho trovato altri navigatori italiani, e con loro ho mangiato il piatto più buono del mondo... la pizza!
Anche loro volevano che rimanessi lì con loro, ma il mio viaggio doveva portarmi in un altro posto, più a nord a Puerto Plata.
La mattina seguente siamo partiti alla volta della nostra meta, e nonostante la pioggia siamo arrivati nel villaggio. Tutti molto gentili, anche se perlopiù sono autoctoni e parlano ispanico (vorrà dire che dovrò impararlo), si son presentati tutti. E oggi è l'alba di un nuovo giorno qui, si inizia con piccoli lavori da mozzo, per poi fare qualcosa del mio rango!
Davvero è tutto molto bello qui, non saprei come spiergarvelo è sempre estate! Quando caricherò le foto vedrete cari nostromi!
Ora il capitano si congeda perchè deve fare ancora colazione!
Al prossimo aggiornamento
AHI AHI!


aeroporto di Madrid

Si và

nuvole sull'oceano

tramonto :)

mercoledì 18 luglio 2012

Issate l'ancora (parte seconda) Racconti di Capitan Poppa

Il gran giorno è arrivato. La stiva è piena, bè quasi, l'emozione tanta e il blog ha cambiato volto!
Ebbene, in questi giorni ho rivisto alcuni nostromi, così per un'ultimo saluto. Fortunatamente non è stato di quei saluti strappalacrime, anzi pieni di risate, come se niente stesse per accadere.
Fuochi d'artificio, (ahimè le zanzare) le persone giuste, e un po' di limoncino.
Questo non sarà un intervento triste e stucchevole, già ve lo dico.
Ancora non ci credo, mi sembra ancora così tutto irreale, ma mi conosco so che fino a domani non mi renderò della cosa. Quando vedrò la mia nave, e realizzerò di dover viaggiare da sola, allora sì che mi salirà quella sorta di panico, che mi fa dire "ma cosa sto facendo?".  Mi aspetterà uno scalo, ed è quello che mi preoccupa particolarmente, scendere a Madrid aspettare 5 ore e poi ripartire per Punta Cana. Cosa farò in quel tempo? Mi struggerò? Mangerò?
Non so, ora come ora è più la sensazione di voler andar via che quella di restare, tanti drammi stupidi e insensati hanno caratterizzato quest'anno, e forse tutte queste situazioni mi hanno spinto a rispondere a quell'annuncio senza pensarci due volte.
Guardo ancora un po' fuori dall'oblò per vedere ancora per una sera le nuvole, e il paesaggio agreste che mi circonda, quando tornerò probabilmente sarà tutto innevato.
Passerò le festività là, il Natale al caldo e pure Capodanno.. persino la fantomatica fine del mondo!
Sarà un'annata diversa da tutte, quel cambiamento che da tanto aspettavo. Affrontare le cose a testa alta e portare a termine ogni compito, questo sarà il nuovo motto di questa nave.
E nei momenti di sconforto, aprirò la mia agenda per vedere alcune foto, e tutto passerà come una tempesta nel mare.

L'ultimo saluto in suolo nazionale, la vostra Capitan Poppa.

giovedì 12 luglio 2012

Issate l'ancora! (parte prima) Racconti di Capitan Poppa

Ne è passato di tempo da che pensavo di navigare per i mari dell'est. Ero convinta e compiaciuta della cosa, e invece non è andata così. Dopo un primo permesso di navigazione la marina da quelle parti non ha dato più notizie per cui, da buon pirata che non può rimanere in un porto per troppo tempo, mi son messa a cercare avventure nuove!
Cercando e cercando trovai questo annuncio che richiedeva servigi fotografici, nei caraibi più precisamente nella Repubblica Dominicana; risposi senza dare troppo peso all'annuncio, fra me e me pensavo "ah tanto vuoi che prendano un capitano con così poca esperienza?". Dopo qualche giorno mi chiamarono per.. come li chiamate qui sulla terra ferma? Ah sì colloquio. Un po' di domande su quello che faccio (saccheggio no?! AHHHRRRR) e qualche prova di maestria piratesca.
La sera stessa mi dissero che sarei salpata per i caraibi... che dire? Ero al settimo cielo, entusiasta, non ci volevo credere! Però non è tutto rose e fiori, per via di questa stupida usanza terricola.. la burocrazia.
Eh no cari amici pirati non è semplice prendere e andare, un conto quando si rimane nei confini della propria nazione, ma quando si parte per un posto che non è nemmeno il proprio continente le cose si complicano un bel po'. Sarei dovuta andarmene (e fare questo post) circa un mese fa, e invece mi ritrovo a partire con un mese di ritardo ahimè.
Ci vuole una carta speciale per varcare il continente, il passaporto, che te lo danno con estrema calma nonostante sia qualcosa di strettamente necessario. Poi il traffico, non si direbbe, ma c'è un grande traffico per partire e le tasse doganali sono a dir poco eccessive!
Ecco principalmente i motivi per cui la partenza è stata ritardata.
Ma eccoci di nuovo qui con una data precisa, il 19 luglio.
Quello sarà ufficialmente il giorno della mia partenza (in settimana via piccione viaggiatore mi arriveranno ulteriori carte per lo sbarco).
Dal chiuso mare Mediterraneo, fino al mare dei Caraibi... la casa natale di tutti i pirati più famosi.
Certo sono un capitano ma posso anchio lasciarmi andare a qualche sentimentalismo pre partenza no? E se i nostromi avran qualcosa da dire, quella è l'asse e là sotto c'è uno squalo di zucchero affamato!
Dicevo, ci sono tanti pensieri in questo momento, e ce ne sono stati tanti nelle scorse settimane. Partiamo da quelli più remoti, il non avere risposte e certezze ha mosso in me quel tipo una paranoia che giorno e notte mi sussurrava "è tutto finto, non andrai mai", insomma la paura che fosse di quelle truffe tipo "vinci 100,000 dobloni, chiama ora!". Non si è mai troppo cauti per mare.
Poi la cosa è andata via scemando (fortunatamente), vedendo che una data si appropinquava, e che ormai gli ormeggi e le provviste erano pronte.
Mentre guardo la stiva penso. Penso che sarà una vera e grande avventura, che sarò molto distante da tutti e tutto, che per un momento sarò sola in un posto che non è nemmeno la mia patria e che non ha nemmeno lo stesso fuso orario (parliamone -5 ore son un bel po'!). E' quella sensazione di sublime, paura ma allo stesso tempo fascino. Non posso negare di avere paura, nonostante il mio atteggiamento sicuro che guarda verso la stella polare, un po' di paura c'è.
Ma è piccola, non mi blocca.  C'è molta più voglia di avventura, di cambiare aria per un po', di viaggiare e sentire la salsedine sulla pelle.
Così è la vita da pirati, chissà dove mi porterà, chissà se perderò i miei bagagli (questa è la mia paura più grande!)! Bè al prossimo aggiornamento.  AHHRRRRR!

Che diavoleria è mai questa?!